venerdì 24 aprile 2009

Un altro weekend da dimenticare

Un saggio disse: "Se il buongiorno si vede dal mattino, che sarà una giornata di merda lo capiamo sin dalla sera prima". In qualche modo, estendendo lo spazio ed il tempo, possiamo tranquillamente intuire che sarà un weekend di merda, e quindi da dimenticare. Il meteo non promette nulla di buono, il 25 aprile cade di sabato, maledetto, come tutti i festivi che cadono di sabato, e maledetti anche i festivi che stanno in piedi, di sabato. E le libere di oggi negli Emirati Vari lasciano pochi dubbi su quello che potrà succedere nel weekend motoristico. Ben inteso, parlo di Formula Uno, non ho la più pallida idea se ci siano Motogp e affini, in giro. Non ho tempo per queste cosucce. 

In realtà la questione è che tutto gira intorno al tempo. Non abbiamo mai tempo di fare nulla perché non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto quello che vorremmo. Ma se potessimo viaggiare a cavallo di un raggio di luce magari potremmo dilatare il tempo e restringere lo spazio e forse incominciare a vedere le cose sotto una diversa prospettiva. Ad esempio, se cambiamo la prospettiva e leggiamo la classifica del venerdì dal basso in alto vediamo subito subito le due Ferrari. Tanto per ribadire a Gianni che non può morire l'ottimismo, è il profumo della vita, giusto? Sarà, io comunque, continuo a sentire quel vago olezzo di concime biologico comunemente chiamato merda, come le figure che il cavallino raccoglie in giro per il mondo.

E' comunque solo un problema di tempo. Come quello, impietoso, fotografato dai cronometristi della TagHeuer, che mette in evidenza tutto il ritardo di Pippe e Rikkionen. Come quello che Domenicali e tutti i suoi accoliti ci chiedono di aspettare per vedere una Ferrari competitiva. E mentre lo dice ricanticchia "Tempo" di Jovanotti, centonove battute al minuto per dirci che "non mi schiodo, e no che non mi schiodo, non mi schiodo, ...". Jovanotti diceva anche che conosceva un modo per rimanere a galla: tengo a precisare, senza riferimenti a fatti e persone realmente esistenti, che anche gli stronzi galleggiano eppure non ne hanno merito.

Tempo, che scorre solo avanti e fino a prova contraria non torna mai indietro, anche se nella storia le cose ciclicamente si ripetono come se il tempo fosse avviluppato su un nastro di Moebius.

Mi piacerebbe iniziare a giocare un pochino con il signor tempo. Provare, ad esempio, a dimostrare che si può dimenticare qualcosa che non è ancora successo. Magari semplicemente ignorandolo.

Stay tuned.

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