lunedì 16 aprile 2007

Il triangolo no

No, il triangolo non l'avevo proprio considerato. Dopo 3 gare 3 piloti sono appaiati in cima alla classifica. E finora ci sono stati 3 vincitori diversi. E ci sono 3 scuderie sopra a tutte le altre. Il 3, numero perfetto della stagione 2007.

Il triangolo equilatero che ben rappresenta questo inizio di stagione ha alla base il finnicello Rikkionen, mentre i due lati sono rappresentati dai due scagnozzi della McLadren. Non stupisce la stagione dell'astronso, né una Ferrari là davanti, ma incomincia a diventare una piacevole sorpresa l'avvio di stagione del Man In Black della formula uno. H. H come l'enigmatico e dubbiso Hamlet, nero come Otello. A questo punto dobbiamo chiederci se il mondiale 2007 sarà una commedia o una tragedia firmata Guglielmo Scuotilancia.

La parte della bisbetica domanta è già assegnata a Felipe y Gonzalez y Martinez Y Pippones y Massa detto Chico. Più bisbetica che domata. Dopo il gran premio della Malesia ho pensato peste e corna del brasiliano. Stavo già per lanciarmi in uno sproloquio senza fine sulla indegna partecipazione al gran premio di Sepang. Alla fine ho desistito. E' un po' come sparare sulla croce rossa. Anche perché, vista la gara di ieri, la Ferrari più di tutti gli altri ha un enorme problema di sorpassi. Non ce la può fare. Se non esistessero le bandiere blu starebbe dietro anche ai doppiati. Non so se sia un problema di vettura o di pilota, ma né il brasiliano né il finlandese sembrano in grado di mettere la freccia e schizzare avanti. Anche se, per completezza, va detto che ieri il brasiliano ha condotto la corsa dall'inizio alla fine e non ha avuto bisogno di fare sorpassi (e per la cronaca ha anche vinto).

Dobbiamo dire grazie all'ex pecorella di Peter Sauber se si è visto un sorpasso degno di questo nome. Nick Lo Svelto Heidfield ha mostrato al mondo (e al suo campione in carica) che i sorpassi si fanno ancora. E che sorpasso. Chapeau. Nel frattempo, Alvaro e banda dovrebbero proiettare a ripetizione le immagini di questo piccolo miracolo ai due presunti piloti ospiti a Maranello, un po' in stile Arancia Meccanica, giusto per vedere se riescono ad imparare qualcosa.

Dell'astronso non voglio dire più di tanto. Ieri ha messo il suo tom tom e seguito pedissequamente le istruzioni: tra trecento metri, rallentare, tornante a sinistra. Alla rotonda fermarsi ai box. Poco di più. Ma quanto basta per essere ancora in cima alla classifica.

Non posso fare a meno di notare, in ogni caso, che i tre cuori in affitto in quel piccolo monolocale che dovrebbe essere la testa del mondiale sono rappresentativi di quanto poco siano selettivi i punteggi. Il pur bravo Hamleton, a forza di essere o non essere si ritrova primo senza aver vinto neanche una corsa. Visti i valori espressi sin qui, rischia di lottare per il mondiale a suon di onestissimi piazzamenti. Servirà anche a tenere in vita il mondiale il più a lungo possibile, ma è una cosa che ho sempre trovato molto deprimente.

Taccio su tutto il resto: la corsa l'avete vista, se non l'avete vista avete letto quanto basta a pagina 261 e seguenti del televideo. E francamente non c'è molto da aggiungere. Io le corse continuo a guardarle, ma che noia che barba che barba che noia. Peccato non abbia una coperta da scalciare (o con questo caldo è quasi una fortuna).

E comunque, adesso, per quasi 4 settimane non sentiremo parlare di nulla o quasi. Il prossimo appuntamento è per il 13 di maggio, gran premio di Catalunya.

Stay tuned