lunedì 29 maggio 2006

Briatoropoli

Di questo weekend mi rimangono due cose. La prima è che i commentatori Rai portano sfiga. Abbiamo più volte enunciato, magari non in queste lande, le doti menagramiche dei vari Gobbo, De Chiesa, Focolari, Bragagna e un pochino anche di Pizzul. Il magnifico trio non ha fatto in tempo a dire che stranamente per un Montecarlo c'erano ancora tutte le vetture in gara che uno dopo l'altro i protagonisti hanno mandato in fumo gara, podio e soprattutto motore con un escalation di ritiri che per un po' ho sperato colpissero anche Astronso. E invece no. Ci è toccato vederlo vincere ancora. Mai come questa volta, immeritatamente.

Perché la sua vettura era inferiore. Inferiore alla fragile McLaren di Rikkionen, probabilmente inferiore anche alla Ferrari del tdm. Che per chi non se lo ricordasse, significa tedesco di m...

Ora, non è mia intenzione riaprire la ferita su quello che è successo nelle qualifiche del sabato. Io ho la mia opinione e me la tengo stretta. Innocente. Ma so come vanno queste cose. Per me non era rigore neanche il contatto Iuliano-Ronaldo, figuriamoci un po'. Lo so, sono un po' di parte. Prevenuto. Ma tutti quelli che dicono che il contatto Iuliano-Ronaldo fosse rigore, sono un po' prevenuti nei confronti della Juve, contro la quale guai a fischiare un rigore. E tutti quelli che pensano che il calzolaio l'abbia fatta a posta sono prevenuti nei confronti di uno che in effetti è antipatico come una puzzetta in ascensore e non è proprio una verginella in termini di scorrettezze. Anche se: l'ultima, vera, scorrettezza risale al 1997. Mentre l'ultimo errore da pivello (ma l'ho difeso anche in quella occasione) risale al gp d'Australia della stagione in corso.

Personalmente, da uomo parziale, fazioso e scarsamente obiettivo quale sono, voglio condividere con voi la mia opinione. Anzi due, facciamo tre:
- primo, se avesse voluto farlo apposta avrebbe fatto quei dieci centimetri in più che lo avrebbero sbattuto contro il guard rail e rotto l'alettone; pochi avrebbero avuto da obiettare (e vorrei ricordare che in quella curva che tutti dicono essere una cazzata si sono andati a spiattellare nientepopodimeno che Senna e Prost, per citare due mezze seghe del volante)
- secondo: il ritmo di gara delle Renault era talmente inferiore a quello degli avversari che una Ferrari in prima fila avrebbe fatto male nel valzer dei pit-stop indipendentemente dalla pole; anche perché, con quel signor sistema di partenza che vantano i francesi, primo o secondo che fosse, Astronso sarebbe quasi sicuramente arrivato alla prima curva davanti a tutti.
-terzo: la sanzione ha comunque escluso di fatto il tedesco dai posti di vertice della classifica. Anche in caso di disastro dello spagnolo, che qui non era mai andato sul podio, si garantiva comunque un margine per la corsa mondiale.

Se poi vogliamo fare i maliziosi, qualcuno potrebbe commentare il mega party organizzato dal puttaniere della costa smeralda sul suo megayacht a 4 piani in onore della moglie di Ecclestone. Ma non vorremo mica pensare che un miliardario come Bernie si faccia "corrompere" con così poco, vero?

Per il resto, paradossalmente a Montecarlo (e non in Spagna, né sul Nurburgring) si sono visti alcuni sorpassi. Alcuni del tipo, prego, c'era prima lei. Altri un po' più furbini. Come due dei sorpassi che hanno visto per protagonista Fisiko. Il primo, sfruttando le bandiere blu sventolate a chi stava davanti a lui (e forse a lui stesso, al momento praticamente doppiato) per il sopraggiungere di Alonso. Il secondo quando in una staccata esagerata ha costretto il povero Highlander, qui nella versione Supereroe, a farsi da parte pur di non rovinare una gara che alla fine lo vedrà sul podio.

Già, il podio. Proprio il podio dimostra che questa gara l'ha vinta chi non meritava. Dopo l'asturiano, troviamo il fijo di Montroya e l'highlander. E quarto, il gaio zerbino. Proprio davanti al suo ex scudiero. Nei primi quattro posti quattro macchine con tempi sul giro lontani dai migliori giri di Rikkionen e di Schummy. Ma, dicono, Montecarlo è bella anche per questo (ed in effetti solo a Montecarlo potevano vincere piloti come Trullallero).

Per il resto, preferisco astenermi. Soprattutto sul sostituto dello zerbino. Ma anche sulla tuta del tdm. Insomma, ho parlato, anzi scritto, anche troppo. Ci si vede tra due settimane sulla pietra d'argento. Silverstone. Anche se ormai è già stato scritto con l'indelebile giallo-blu.

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venerdì 19 maggio 2006

Il telefonino non fa male

e altre storie di esperimenti scentifici. Come quelli a cui si è sottoposta la cavia Luciano. Che per ben un anno ha usato non uno, non due, ma ben 9 telefonini producendosi in un giro di circa 100mila telefonate. Con una media di 416 al giorno, recita La Repubblica.

Gli interessanti risultati di questo esperimento scientifico sono che il telefonino non danneggia la salute. Oddio, qualche effetto collaterale ce l'ha. Alcuni dei soggetti con i quali la cavia ha interloquito hanno manifestato un innalzamento del telefondrone, temibile sostanza elencata nella lista nera del doping emessa dal CIO. In alcuni casi si parla di un abbassamento della soglia di sudditanza psicologica cronica, niente che non si possa curare con un po' di Prozac. Per altri ancora, si è manifestata la rigorite acuta, curabile velocemente con un po' di propoli.

Gli interessanti risultati di questo studio scientifico occupano ormai da giorni le prime pagine dei giornali. E questo, complice alcuni impegni lavorativi, ha distolto la mia attenzione dal GP di Spagna. E giusto per rimediare alla scarsa vena poetica di lunedì scorso, vi posso dire che ha vinto astronso davanti al tdm. E che Fisiko conferma in pista quello che di lui vado dicendo da anni in mail prima e nel blog oggi.

La ragione per cui scrivo oggi è comunque un'altra. Diciamo che voglio lasciare una testimonianza scritta del Dimitri Pensiero in merito a quello che succederà ai miei amati colori bianconeri. E poi, tra qualche tempo, qualcuno dirà che siccome lo sapevo ero anch'io nel giro Moggi. E siccome questo blog lo leggono i soliti quattro gatti, sono sicuro che nessuno verrà condizionato da quello che penso (ma più probabilmente spero) succederà in un esercizio di giustizia sportiva creativa.

Nell'ordine:
- revoca dello scudetto 2004-2005 con assegnazione all'Inter
- conferma dello scudetto 2005-2006
- nessuna retrocessione
- penalizzazione di circa 30 punti da scontarsi nel campionato 2006-2007.

Un giorno o l'altro, forse, scriverò anche perché sono pronto a scommettere il mitico dollaro dei fratelli Randolph e Mortimer Duke.

Su tutto il resto, stendo un velo pietoso. Anche perché tutto quello che sta succedendo intorno a questa vicenda mi fa venire in mente "Il sangue dei vinti" di Giampaolo Pansa. Anche se questa storia forse di dovrebbe intitolare "Il sangue dei vincitori".

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lunedì 8 maggio 2006

Ice Age 2: il disgelo

Dalla Foresta Nera arrivano tiepidi segnali di riscaldamento globale. Riscaldamento del cuore rosso made in Maranello. Che ritrova dopo chisselericordapiù due vetture sul podio. Non si può ancora parlare di doppietta, giacché in mezzo al tdm e Chico c'è pur sempre astronso. Ma due vittorie di fila fanno ben sperare. Almeno i tifosi ferraristi. Forse, più in generale, i tifosi italiani. Perché a costo di stancare e annoiare chi legge, continuo imperterrito a sostenere che chi segue la F1 in Italia segue sostanzialmente solo ed unicamente il cavallino con buona pace dei piloti italiani. Anche se devo dire che mi manca la Minardi.

Della gara c'è poco da dire. Solita noia. Soliti pochi sorpassi. Solita vittoria costruita a tavolino con le strategie e le soste ai box. L'esito del gran premio di un Europa post-era glaciale è che il mondiale se lo giocheranno, sorprese permettendo, le due primedonne. Il vecchio e il bambino. Che non si presero per mano, ma se dovesse capitare si prenderanno a ruotate.

Del weekend, invece, si ricorderà l'elegante Fisiko, che sentendosi penalizzato dal Giacomino Villanova nel giro lanciato, si è prodotto in un diretto "sei un bastardo, questa me la paghi". Ma prima di parlare, dovrebbe riflettere sulle sue prestazioni costantemente al di sotto di quanto offre il pacchetto elettro-meccanico-gommoso della sua Renault. Che nelle sue mani sembra una Twingo del 94 e 300mila km sulle spalle. Forse l'unica è dirgli che suo figlio ha la febbre e vedere cosa succede.

Succede poco in casa McLaren. Le frecce d'argento hanno ultimano la scorta di argentil e ormai la livrea incomincia ad essere piuttosto opaca. E al di là di questioni tecniche, ci sono anche mille ragioni organizzative a spiegare la scarsa competitività del gruppo di Woking. Il Fijo di Montroya corre sapendo di essere già stato scaricato. Il finnicello Rikkionen probabilmente finirà a vestire di rosso. Ron Howard Dennis rivive in gara gli incubi da Apollo 13 e pensa che forse sia meglio la carriera da cineasta.

Meglio così. O forse peggio. Per il momento vi beccate la solita classifica dei primi 8:

1. Schumacher
2. Alonso
3. Massa
4. Rikkionen
5. Barrichello
6. Fisichella
7. Rosberg
8. Villeneuve

Tra una settimana si corre dritti dritti a Barcellona. E giusto per dire quanto sia divertente il mondiale, tra i servizi di Gran Prix il più significativo era sugli addetti ai paddock che erano pronti sin da sabato a smontare tutto per essere pronti ai box catalani in men che non si dica. E ho detto tutto. Tranne una cosa. La gara non l'ho vista. Ho preferito portare mia figlia al cinema, a vedere "Era Glaciale 2: il disgelo". E il videoregistratore, per una sfortunata serie di eventi (tipo, è andata via la corrente) non ha registrato un bel nulla di nulla. E forse è stato meglio così.

Stay tuned

venerdì 5 maggio 2006

Ei fu, siccome immobile dato il mortal sospiro

5 maggio. La data della dipartita di Napoleone. La data che i tifosi interisti vorrebbero cancellare dal calendario e quelli juventini far diventare festa della Repubblica delle Banane. La data delle due sessioni di libere in quel di Nurgburg, da qualche parte nel vecchio continente. La data delle libere del GP d'Europa.

E di immobile nella giornata di oggi c'è stato ben poco. Sicuramente non i piloti, né tantomeno le loro vetture. E' vero, stiamo sempre parlando di fuffa. Roba che se ci intercettano non finisce certo sulla prima dei quotidiani italiani come le telefonate tra big Luciano et altri.

Dopo il duello (per modo di dire) di Imolta, il tdm e astronso si incornano e si scornano nello sport del migliore di giornata, dopo che per i primi GP si era lasciato abbondante spazio ai noti carneadi, noti anche come i collaudatori del venerdì. Anche se poi il miglior tempo di giornata lo piazza Wurz con i serbatoi praticamente vuoti ed un vero e proprio assetto da qualifica.

Per la gara, la pista permette qualcosina in più in termini di sorpasso rispetto ad altri circuiti stile Polistyl. E questo potrebbe aiutare il poco spettacolo visto sin qui. Oppure, potrebbe mortificarlo nel caso in cui, una volta fatto il sorpasso, il sorpassante prende il largo e aurevoir merci.

Per il momento, vi tedio con i soliti inutili tempi delle libere.
 P. No  Driver       Team - Engine   Tyres    Times      Ave/Gaps
1. 35 WURZ Williams Cosworth B 1'32"675 199.976 Km/h
2. 1 ALONSO Renault M 1'33"579 + 0'00"904
3. 5 M.SCHUMACHER Ferrari B 1'33"619 + 0'00"944
4. 37 DOORNBOS RedBull Ferrari M 1'33"799 + 0'01"124
5. 36 DAVIDSON Honda M 1'33"870 + 0'01"195
6. 7 R.SCHUMACHER Toyota B 1'33"883 + 0'01"208
7. 12 BUTTON Honda M 1'33"920 + 0'01"245
8. 38 KUBICA BMW Sauber M 1'33"991 + 0'01"316
9. 2 FISICHELLA Renault M 1'34"030 + 0'01"355
10. 39 SUTIL Midland Toyota B 1'34"179 + 0'01"504
11. 10 ROSBERG Williams Cosworth B 1'34"215 + 0'01"540
12. 19 ALBERS Midland Toyota B 1'34"472 + 0'01"797
13. 3 RAIKKONEN McLaren Mercedes M 1'34"536 + 0'01"861
14. 6 MASSA Ferrari B 1'34"546 + 0'01"871
15. 11 BARRICHELLO Honda M 1'34"631 + 0'01"956
16. 9 WEBBER Williams Cosworth B 1'34"825 + 0'02"150
17. 4 MONTOYA McLaren Mercedes M 1'34"968 + 0'02"293
18. 15 KLIEN RedBull Ferrari M 1'35"066 + 0'02"391
19. 14 COULTHARD RedBull Ferrari M 1'35"241 + 0'02"566
20. 16 HEIDFELD BMW Sauber M 1'35"308 + 0'02"633
21. 20 LIUZZI Toro Rosso Cosw. M 1'35"406 + 0'02"731
22. 40 JANI Toro Rosso Cosw. M 1'35"479 + 0'02"804
23. 21 SPEED Toro Rosso Cosw. M 1'35"669 + 0'02"994
24. 17 VILLENEUVE BMW Sauber M 1'35"688 + 0'03"013
25. 18 MONTEIRO Midland Toyota B 1'35"902 + 0'03"227
26. 22 SATO S. Aguri F1 Honda B 1'36"255 + 0'03"580
27. 23 MONTAGNY S. Aguri F1 Honda B 1'36"665 + 0'03"990
Per il resto, ne riparliamo dopo il weekend.

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mercoledì 3 maggio 2006

La matita appuntita

Parlare di matite mi fa sempre tornare alla mente la mitica e dantesca "Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai nel culo una matita". Ora, non credo che la mia matita stia proprio lì. Anzi, ne sono sicuro.

In ogni caso, l'aggiornamento di oggi esce dal dorato mondo della F1 e si risposta sul libro nel cassetto. E così, pur di fronte ad una clamorosa assenza di commenti al capitolo 1, dal cassetto spunta il capitolo 2. E finisce online.

Lo trovate qui:
Capitolo 2

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