lunedì 24 aprile 2006

The woman in red

Oggi mi sono svegliato con in testa un tema musicale. Poche note messe in fila. Tipo dudududadada trottolino amoroso. Tipo un qualsiasi coro da stadio. Tipo, perché no, Bandiera rossa. Che non ci sarebbe stata neanche male. Perché un po' di riscossina c'è stata, e magari la Bandiera Rossa (quella con lo scudetto giallo e il cavallo rampante nero nel mezzo, si intende) trionferà. O forse no. Di sicuro, in quella terra di nessuno a cavallo tra Emilia e Romagna, ha vinto una Ferrari. Che per amor di cronaca partiva dalla pole. E ovviamente era quella del calzolaio, chi altri.

Ma poi ho pensato che forse, visto che sembra entrare prorompente la primavera, era meglio rifugiarsi lontano dal politico e naufragare sul romantico. Ri-nasce così, in una calda domenica d'aprile, la signora in rosso. Elegante, procace, sensuale. Ed in effetti lo si era capito sin dal venerdì, quando all'accensione del motore, l'otto cilindri di Maranello aveva ruggito un "Serviti il tuo pasto, calzolaio". E lui, che secondo la biografia firmata da un giornalista del Resto del Carlino, sin da ragazzo ha sempre preferito i motori alle donne, non si è tirato indietro. Tipo, non sarà Kelly Le Brock, ... ma è molto meglio. Anche perché l'astinenza durava da un ann'annetto e mezzo, visto che, a parte il coitus limitatissimus di Indy 2005, la Ferrari non raggiungeva l'agognato eiaculatio podium dalla stagione 2004.

Per quelli che mi leggevano già in posta ci sarebbe da aprire una parentesi e rileggersi quanto scrissi un anno fa. La scorsa stagione, Sciummy girava 2 secondi al giro più veloce di Astronso. Il quale, tuttavia, pur senza scorrettezze, riuscì a difendere la propria vittoria per ben 13 giri. Ieri, a parti invertite, il tedesco è riuscito a difendere il suo primato per una ventina di giri, lasciando dietro il ben più veloce pilota spagnolo. E se l'anno scorso qualcuno parlò comunque di spettacolo (uno su tutti, il puttaniere della Costa Smeralda), quest'anno i più hanno taciuto. Ma va? Cosa ci sarà di bello a guardare per 20 giri due macchine che non sono in grado di darsi neanche minimamente fastidio. Purtroppo in nome della sicurezza (a proposito, è inutile fare macchine sempre più sicure se poi mandiamo in pista dei chitteladatalapatente qualunque) le piste sono quelle che sono. Sorpassi zero, staccate al limite, zero. Pochissimi anche i doppiaggi, almeno quelli in pista. Continuano a vincere le strategie ai box. E' quasi quasi più interessante il mondiale di Poker in onda su Eurosport. Almeno lì conta qualcosa il fattore C.

Per il resto, poco da dire. La gara di ieri ha stabilito comunque alcuni fatti piuttosto precisi: Fisiko non vincerebbe il mondiale neanche correndolo da solo. Con poco dispiacere da parte dei tifosi italiani, da sempre dediti alla pratica della fede ferrarista sopra ad ogni altra cosa, compresa quella di tifare per un pilota italiano. La McLaren è per l'ennesima volta una bella promessa da marinaio. Il gaio zerbino, dopo aver sofferto di inferiorità nei confronti del tdm, deve soccompere al più flemmatico Jenson Button. Che pure ha pasticciato parecchio con il lecca lecca e il tubone della benzina alla seconda sosta ai box. E per come ho visto la corsa, tutti gli altri sono stati poco più che comprimari. Raramente citati, ancor meno inquadrati.

Rimane insomma una sensazione di deja vu. E non è un baco nella matrice, ma un comportamento sistemico e predicibile. Quella sensazione di formula Unoia che mi attanaglia la gola. Che ormai è inaridita a forza di predicare ai quattro venti che così non può funzionare. L'unica strada ancora non percorsa è quella dell'abolizione. Aboliamo la formula uno. Stop. Basta. Facciamo qualcos'altro. Come dite? Smetti di guardarla? Chi ha detto "ma guardati il motomondiale"? In verità, in verità vi dico che la formula uno è come la nicotina: il problema è smettere. E finché ce n'è, la si guarda. Magari un po' meno. Magari solo la corsa, saltando le qualifiche. Ma una tiratina ogni tanto... ahhhhhhh

Giusto per dovere di cronaca, il solito elenco dei piazzati:
1. M. Schumacher
2. R. Alonso
3. J.P. Montoya
4. F. Massa
5. K. Raikkonen
6. M. Webber
7. J. Button
8. G. Fisichella

Il prossimo appuntamento tra due settimane al Nurgburgring per il GP di Europa. Dove forse capiremo un po' meglio se si sia trattato di un fuocherello di paglia o un vero e proprio "Burn Baby Burn".

Stay tuned

venerdì 21 aprile 2006

Il circus torna in Europa

E dopo le tette dei canguri si potrebbe parlare del pisello del Tritone, visto che si corre il GP di San Marino. Ma pare brutto continuare sulle metafore sessuali in questo blog dove, in buona sostanza, si scrive e si legge di formula uno.

Dunque, dopo tre settimane di riposo si ricomincia. Il calzolaio di Kerpen rilancia la sfida e stizzisce il permaloso Ralfonso fino a stimolargli il miglior tempo di giornata. D'altra parte tra i due si incomincia ad intravedere della ruggine, e che ruggine. Da un lato, il tedesco ignora completamente di parlare dello spagnolo. Dall'altra, il leader del mondiale gigioneggia della sua supremazia e afferma che: 1) non andrà mai alla Ferrari perché vuole una macchina vincente; 2) Schummy non tornerà mai alla corte del puttaniere di Cuneo.
Mentre sulla seconda affermazione possiamo anche trovarci d'accordo, visto che sono quasi tuti unanimi a ritenere improbabile che Schummy molli Maranello per un'altra scuderia, sulla prima mi sembra che l'esercizio di arroganza e mancanza di stile del giovane spagnolo sia completamente riuscito. Se voleva essere antipatico (a proposito, a me lo era già) la sua missione è completamente riuscita. Discutibile anche la superficialità con la quale tratta il suo compagno di squadra. Che tutti i giornali italiani incensano e sostengono per un'ipotetica lotta al titolo che, date retta a me, il Fisiko non sarà mai in grado di sostenere. Nel frattempo il mercato piloti suggerisce che per il finnicello Rikkionen il futuro sarà rosso con un contratto praticamente già firmato. Resta da capire se questo sarà l'ultimo anno di Schummy in F1, o se per Felipe Chico Massa si sia trattato di un anno di passaggio. Oppure qualcosaltro che ancora non sappiamo.

Di sicuro a questa formula uno mancano nomi nuovi. Nico Cereghini Rosberg potrebbe essere uno dei prossimi pretendenti al titolo, macchina e regolamenti permettendo. Io nel frattempo propongo un volante per l'autista del presidente del consiglio uscente, che si è prodotto in un Palazzo Grazioli (Roma) - San Siro (Milano) in poco meno di 3 ore (per la bellezza di 593 km). Signori, questo sconosciuto ha un vero talento.

Ecco dunque i tempi, piccini piccini, delle inutili e beffarde libere del venerdì.

P. No Driver Team - Engine Tyres Times Ave/Gaps
1. 1 ALONSO Renault M 1'25"043 208.821 Km/h
2. 5 M.SCHUMACHER Ferrari B 1'25"371 + 0'00"328
3. 38 KUBICA BMW Sauber M 1'25"421 + 0'00"378
4. 36 DAVIDSON Honda M 1'25"699 + 0'00"656
5. 6 MASSA Ferrari B 1'25"879 + 0'00"836
6. 2 FISICHELLA Renault M 1'25"991 + 0'00"948
7. 8 TRULLI Toyota B 1'26"029 + 0'00"986
8. 35 WURZ Williams Cosworth B 1'26"328 + 0'01"285
9. 4 MONTOYA McLaren Mercedes M 1'26"334 + 0'01"291
10. 16 HEIDFELD BMW Sauber M 1'26"387 + 0'01"344
11. 12 BUTTON Honda M 1'26"427 + 0'01"384
12. 3 RAIKKONEN McLaren Mercedes M 1'26"500 + 0'01"457
13. 11 BARRICHELLO Honda M 1'26"653 + 0'01"610
14. 19 ALBERS Midland Toyota B 1'26"783 + 0'01"740
15. 17 VILLENEUVE BMW Sauber M 1'26"787 + 0'01"744
16. 37 DOORNBOS RedBull Ferrari M 1'26"917 + 0'01"874
17. 10 ROSBERG Williams Cosworth B 1'26"989 + 0'01"946
18. 20 LIUZZI Toro Rosso Cosw. M 1'27"128 + 0'02"085
19. 9 WEBBER Williams Cosworth B 1'27"157 + 0'02"114
20. 14 COULTHARD RedBull Ferrari M 1'27"503 + 0'02"460
21. 18 MONTEIRO Midland Toyota B 1'27"544 + 0'02"501
22. 7 R.SCHUMACHER Toyota B 1'27"639 + 0'02"596
23. 21 SPEED Toro Rosso Cosw. M 1'27"719 + 0'02"676
24. 15 KLIEN RedBull Ferrari M 1'27"990 + 0'02"947
25. 40 JANI Toro Rosso Cosw. M 1'28"361 + 0'03"318
26. 39 MONDINI Midland Toyota B 1'28"833 + 0'03"790
27. 22 SATO S. Aguri F1 Honda B 1'29"870 + 0'04"827
28. 23 IDE S. Aguri F1 Honda B 1'31"042 + 0'05"999

Per tutto il resto, oltre a Mastercard, ci sarà il commento dopo gara. Ammesso e non concesso che non facciate il ponte.

Stay tuned

lunedì 3 aprile 2006

Le tette dei canguri

Ovvero problemi di frigidità. Con una metafora sessuale e sessista si spiega la debacle pre-elettorale dei post-comunisti di Maranello di rosso vestiti. Si sa, nella tradizione sessantottina la sinistra è sempre stata molto liberal nei costumi sessuali, cose del tipo Peace And Love, tanto per capirci. Ma quello che è successo nella terra dei canguri va oltre la più fervida delle immaginazioni.

Facciamo un passo indietro. Chiedo scusa ai lettori se devo tornare addirittura alla mia infanzia. Ad Aosta, nei pressi dell'Arco di Augusto, alle porte della vecchia città romana, c'è un vecchio ponte romano che per tutti è sempre stato il Ponte di Pietra. Il ponte serviva a superare uno dei principali affluenti della Dora Baltea, il Buthier. Con il tempo, il letto del fiume si è spostato qualche centinaio di metri a ovest lasciando spazio ad una cementificazione selvaggia di origini medievali. Oggi l'arcata del ponte sembra una piccola grotta artificiale. Sotto la quale i pruriginosi valdostani vanno ad amoreggiare. O a farsi le pere.

Poco importa, perché in realtà il lugo, pur rappresentando un'importante testimonianza storica della grandeur romana, non ha mai acceso più di tanto la passione. Intendiamoci, parliamo di fornircare sotto un ponte di pietra. Non è proprio il massimo.

Ora, cosa c'entrano la frigidità, un ponte romano e il sesso libero con una gara di Formula Uno. Ancora non lo so, ma se avrete la pazienza di andare oltre magari scopriremo qualcosa. O, come direbbe Lucarelli (lo scrittore, non l'attaccante del Livorno), mettiamo per un attimo da parte questa vicenda e andiamo dunque in un ben più romantico parco australiano. Melbourne, Albert Park.

Nella notte tra giovedì e venerdì alcuni uomi sono entrati di soppiatto nel parco con alcuni mezzi variopinti. Alcuni testimoni riferiscono che si trattava di una ventina forse più di bisonti della strada. Chi erano dunque questi uomini? Cosa facevano nel parco nel cuore della notte?

Lo strano episodio non poteva lasciare indifferenti. Alcuni testimoni riferiscono di aver notato strani movimenti anche la notte successiva. E nella notte tra sabato e domenica una guardia giurata di servizio allo sportello bancario della Banca Popolare di Lodi di Melbourne afferma di aver assistito a cose gravissime. Cosa aveva visto?

Il mistero si infittisce con le dichiarazioni dopo gara. Il calzolaio di Kerpen avvicinandosi ai microfoni dice che "kvelle kose rotonte e konfie von Ponte ti pietra non zi zcaltavano". Che cosa voleva dire? C'era un nesso con le affermazioni della guardia giurata? Ma, soprattutto, che lingua parla, questo?

L'ispettore Derricklestone ebbe un'intuizione. La guardia giurata asseriva di aver visto un uomo vestito di rosso tittillare le valvole di un set di pneumatici da gara. Sempre lo stesso uomo è stato visto mentre ansimava con la bocca a contatto delle valvole stesse. E poi carezze, baci, strizzate. Ma loro niente. Nonostante la termocoperta Scaldasonno Imetec Plus Plus con vibromassaggiatore incorporato queste non si scaldavano. Fredde. Frigide. Frustruanti.

Il caso è chiuso. Sesso estremo con tette in caucciù. Extreme Makeover all'australiana. E per di più, anorgasmico.

Ci sarebbe da dire un'ultima cosa: i canguri non hanno le tette, perché sono maschi. Neanche le cangure, per dirla tutta. O meglio, ce le hanno, ma le tengono ben nascoste nel marsupio.

Se poi volevate parlare di formula uno, beh, compratevi la Gazzetta dello Sport. Io vi posso solo dire che:
- se sciummy sbaglia la partenza è un coglione, Fisiko è sfortunato
- se una gara come quella del tdm l'avesse fatta la buon'anima di Ayrton staremmo parlando di spettacolo, lui continua a prendersi del coglione
- la palma d'oro (anzi, un'interno palmeto d'oro) della sfiga va a Mouse Button, che ha rotto tutto all'ultima curva e ha detto addio ad un buon quinto posto a 30 metri dal traguardo con il motore in fiamme
- il fijo di Montroya è un incapace
- ad Astronso le cose vanno bene al di là dei meriti tecnici (mezzo/pilota), che pure sono ottimi
- il pilota della safety car ha fatto più chilometri di buona parte dei piloti schierati al via

Per dovere di cronaca, ecco i primi 8

 P. No  Driver       Team - Engine   Tyres   
1. 1 ALONSO Renault M
2. 3 RAIKKONEN McLaren Mercedes M
3. 7 R.SCHUMACHER Toyota B
4. 16 HEIDFELD BMW Sauber M
5. 2 FISICHELLA Renault M
6. 17 VILLENEUVE BMW Sauber M
7. 11 BARRICHELLO Honda M
8. 14 COULTHARD RedBull Ferrari M

Detto questo, vi rimando al GP di San Marino, tra 3 settimane. Sperando di vedere un po' di competizione per la vittoria. Perché se è vero come è vero che qualche sorpasso si è visto, si tratta di robetta per la quindicesima posizione.

Stay tuned.